A SAN GIUSTINO NULLA E’ CAMBIATO DOPO IL TRAGICO INCIDENTE
La Procura della Repubblica di Perugia ha rinviato a giudizio due dipendenti comunali, dirigenti del settore lavori pubblici di San Giustino, perchè non avrebbero disposto l’installazione del guard rail dopo un incidente avvenuto nel 2018 che lo aveva divelto. E proprio in quel luogo hanno perso la vita quattro giovani la notte tra il 2 e il 3 dicembre dello scorso anno, finendo contro il muro di contenimento di cemento armato di un ponte forse per la strada bagnata. Erano reduci da una festa di compleanno, Natasha Baldacci, Gabriele Marghi e Nico Dolfi, tutti 22enni di Città di Castello. La diciassettenne morta nello scontro è invece Luana Ballini, di Monte Santa Maria Tiberina, e frequentava la 5E ‘Grafica e comunicazione’ dell’Istituto tecnico “Franchetti Salviani” a Città di Castello.
Sono trascorsi 11 mesi e più da quella notte ma il guard rail non è ancora stato ricollocato. Cosa si aspetta? Un nuovo incidente? In Umbria ben 53 morti nel solo 2022 per incidenti stradali, una lunga scia di sangue ma basterebbe poco in casi come quello di San Giustino per evitare una strage.
Se lo chiedono anche i genitori di Natasha e Nico, che a La Nazione hanno espresso le proprie perplessità.
“Noi sin da subito, come gli altri genitori, ci siamo mossi per cercare di sensibilizzare sull’importanza di quel guard rail – dice Andrea Dolfi, papà di Nico, uno dei ragazzi morti – Ci chiediamo il perché dopo 11 mesi non si sia provveduto a ciò e perché in quel tratto così pericoloso al momento ci sia solo un piccolo segnale e i fiori alla memoria dei nostri figli”.
Ci teniamo molto a ringraziare la Procura e il lavoro svolto in questi mesi dal procuratore Raffaele Cantone e dal pubblico ministero Paolo Abbritti”, aggiunge l’avvocato Leonardo Gabrielli che tutela la famiglia di Natasha Baldacci, la ragazza che quella notte era alla guida della Fiat Punto.
I legali di Luana Ballini e Gabriele Marghi, così come il Sindaco Paolo Fratini, non hanno voluto commentare le decisioni della Procura.