Missile in Polonia, Biden: era della difesa ucraina. Varsavia: un incidente
ucraino-polacco”.
“Funzionari di alto rango in diversi Paesi hanno fatto affermazioni senza avere alcuna idea di cosa fosse esattamente successo” ha denunciato il portavoce di Putin, Dmitry Peskov. Il Cremlino ha però apprezzato la prudenza di Biden: “Ha senso attirare l’attenzione sulla reazione contenuta e più professionale della parte statunitense e del presidente americano, in contrasto con la reazione assolutamente isterica della parte polacca e di altri Paesi”.
Kiev: solo Mosca è responsabile. L’Estonia: fermare l’aggressore
L’Ucraina insiste nel ritenere la Russia responsabile di tutto quello che accade, anche nei Paesi confinanti. Lo ha ribadito Mikhailo Podoliak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. “Solo la Russia è responsabile della guerra in Ucraina e dei massicci attacchi missilistici. Solo la Russia è la causa scatenante dei rischi, in rapido aumento, per i Paesi di confine. Non c’è bisogno di cercare scuse e rimandare le decisioni chiave: è ora che l’Europa chiuda il cielo sopra l’Ucraina, anche per la sua sicurezza. E’ l’unica logica possibile: la guerra è stata iniziata dalla Russia ed è alimentata dalla Russia. La Russia ha attaccato massicciamente l’Ucraina con missili da crociera, ha trasformato la parte orientale del continente europeo in un campo di battaglia. Quando un Paese aggressore lancia un massiccio attacco missilistico sull’intero territorio di un grande Paese situato nel continente europeo con le sue vecchie armi sovietiche, prima o poi si verifica una tragedia sul territorio di altri Stati”.
Un portavoce del governo tedesco ha respinto l’istituzione di una no-fly zone, sostenendo che rappresenterebbe una minaccia di scontro diretto tra Russia e Nato. Lo riporta il Guardian.
La premier dell’Estonia, Kaja Kallas, twitta: “Si tratta di un incidente grave.Le circostanze sono in corso di verifica, dobbiamo conoscere ulteriori dettagli. È chiaro che questo incidente non avrebbe mai avuto luogo senza una guerra su larga scala. L’unico colpevole di questa guerra è la Russia. La conclusione è che l’aggressore non si fermerà mai se non viene fermato. Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina, fornendo più supporto militare, più aiuti umanitari, più sostegno finanziario. Questa è la strada verso la pace”.
Da Nato e G7 sostegno alla Polonia. L’Onu: indagine approfondita
I membri Nato e i Paesi del G7 hanno comunque garantito “pieno sostegno alla Polonia” e dichiarato di “restare in stretto contatto per decidere i passi appropriati da intraprendere mentre l’indagine sull’esplosione andrà avanti”.
Un’indagine “approfondita” è stata chiesta anche dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ieri aveva incontrato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, a margine del G20. “E’ assolutamente necessario – ha detto il vice portavoce dell’Onu, Farhan Hag – evitare un’escalation della guerra in Ucraina”.
Biden, che aveva riunito in via d’emergenza una serie di leader, tra cui Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Rishi Sunak e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha promesso “pieno sostegno all’indagine della Polonia”. “Mi assicurerò – ha aggiunto – che si capisca esattamente che cosa è successo. A quel punto decideremo tutti insieme quali passi intraprendere. C’era totale unanimità tra gli amici presenti al tavolo”. Il presidente Usa non ha voluto dire se con gli alleati è stato affrontato il tema dell’articolo 5 del Trattato della Nato, quello che stabilisce il principio secondo cui “l’attacco a un membro deve essere considerato un attacco a tutti”. L’ultima volta che era stato invocato l’articolo 5 era stato dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 agli Stati Uniti.