AUTUNNO D’ARTE A NAPOLI
PASSEGGIATE URBANE
Ai trekker metropolitani che risalgono la storica Pedamentina di San Martino (414 gradini che dal centro antico portano alla Certosa di San Martino) non sfuggirà l’opera a cielo aperto Cantiere 1 / Terrazzo, un progetto di Roberto Coda Zabetta a cura di Maria Savarese: si tratta di un gigantesco intervento pittorico sul terrazzo di copertura del complesso della SS. Trinità delle Monache, più noto come ex Ospedale Militare di Napoli. Per oltre un mese l’artista milanese ha lavorato con il compressore per realizzare l’opera coloratissima che copre l’intera superficie del terrazzo, ben 1500 metri quadrati.
Alla Cappella Sansevero, gioiello barocco e sede del celebre Cristo velato, lo scrittore Martin Rua, esperto della tradizione esoterica, conduce i visitatori nel labirinto di simboli del principe di Sansevero rivelando segni e corrispondenze con i rituali di iniziazione massonica e le fasi del procedimento alchemico. Tre appuntamenti: il 28 ottobre, l’11 novembre e il 15 dicembre per un’esperienza inedita tra le pieghe più recondite di uno dei luoghi più misteriosi di Napoli.
MOSTRE E MUSEI
C’è gran fermento nei luoghi dell’arte: pop art, design, installazioni di luce, avanguardie storiche e artisti internazionali per la prima volta in città. Nell’atrio monumentale e nelle sale della Collezione Farnese del MANN Museo Archeologico Nazionale, le opere site specific del veneziano Francesco Candeloro, “Proiezioni”, dialogano con i marmi dell’antichità, il potente gruppo del Toro Farnese, l’Apollo seduto, la Venere Callipigia: un percorso che gioca con la luce, con i riflessi colorati di spesse lastre di plexiglass e di corpi luminescenti in neon (fino all’8 gennaio 2018). Fino al 5 novembre a Palazzo Zevallos Stigliano si può visitare la mostra “Le mille luci di New York. Basquiat, Clemente, Haring, Schnabel, Warhol”: 16 opere che raccontano la pittura newyorkese negli Anni 80 e il legame tra Napoli e la Grande Mela. Al Museo di Capodimonte, la sala Burri al secondo piano, si è arricchita di una nuova opera: Split, dell’artista svizzero John Armleder. “Cosmogonie” negli spazi del Plart, il Museo della Plastica, è la prima personale dell’architetto e designer Mario Coppola (fino al 22 dicembre) che lavora sui concetti di dinamismo e leggerezza in opere di grandi dimensioni.
In grande attività il Madre Museo D’Arte Contemporanea Donnaregina dove sono appena entrate in collezione due lavori di Alessandro Mendini e “La Rivoluzione siamo noi” di Maurizio Cattelan e dove è stata appena inaugurata la prima personale in un’istituzione pubblica italiana di Darren Bader considerato uno dei più sperimentali artisti internazionali: opere giocose e spiazzanti (come un’enorme melanzana o una scacchiera gigantesca su cui i visitatori possono giocare usando come pedine scarpe di ogni forma e modello) invadono il cortile monumentale e le sale del secondo piano invitando il pubblico all’interazione (fino al 4 aprile 2018). Il Madrevale almeno una mezza giornata di visita (il lunedì ingresso gratuito dalle 10 alle 19.30): dall’atrio al tetto sono due piani di esposizione. Sul roof, oltre al panorama mozzafiato sulla città, si ammira – fino al 19 dicembre – “L’Uomo che misura le nuvole” dell’artista belga Jan Fabre e l’installazione in permanenza di Bianco Valente.
Al Pan Palazzo delle Arti di Napoli fino al 28 gennaio (Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30. Martedì chiuso) è in mostra Genesi di Sebastiao Salgado: un viaggio alle origini del mondo in 245 foto in bianco e nero, immagini di straordinari paesaggi, di animali e popoli che raccontano terre remote e selvagge.
NUOVE APERTURE
C’è attesa per l’apertura della Thomas Dane Gallery, prima sede italiana del celebre gallerista londinese che ha scelto gli spazi di Palazzo Ruffo nel quartiere di Chiaia (via Crispi 69) e affidato la direzione a Federica Sheehan. Apertura il 24 gennaio con le opere di Bruce Conner, Steve McQueen, Catherine Opie, Caragh Thuring e Kelley Walker.
Intanto Casa Morra Archivio d’Arte Contemporanea (in Salita San Raffaele 20/C) ha inaugurato una nuova sezione del monumentale Palazzo Cassano Ayerbo D’Aragona che dallo scorso anno raccoglie l’enorme collezione privata del gallerista Giuseppe Morra. I nuovi ambienti ospitano le opere di tre artisti che dalla pittura sono approdati al teatro e all’azione performativa, mossi dall’aspirazione alla totalità dell’arte: Julian Beck, Hermann Nitsch e Shozo Shimamoto. Una sezione è stata dedicata a Joseph Beuys, un’altra all’Archivio Living Theatre ed un’altra ancora agli Archivi di Mario Franco che fino al 23 novembre cura la rassegna cinematografica Sogni Incubi Deliri (proiezioni il mercoledì e il giovedì sera alle 19 – ingresso gratuito): 13 film d’autore, tra cui alcuni lungometraggi di David Lynch, per tracciare l’interazione tra il mezzo cinematografico del cinema underground e le avanguardie storiche.