Torino danza sul ghiaccio con “Intimissimi on Ice”
Per alcuni era un dato di fatto. Dopo quattro (consecutive) edizioni, il dubbio che lo spettacolo di danza sul ghiaccio Intimissimi on Ice potesse ripetersi perdendo un po’ del suo magico lustro, non era del tutto infondato. Invece solo una cosa è certa: queste foto non basteranno per mostrare quanto lo show che ieri (e oggi) ha animato ancora una volta l’Arena di Verona con ballerini stellari, effetti scenici strabilianti e un impatto di eleganza esplosiva a tratti pop sia riuscito a conquistare ora più che mai. Unendo neofiti e vecchi estimatori, pubblico e star, bambini e non più giovani. Chi indossava sneaker, ma anche chi ha solcato il red carpet in abito lungo. Qualsiasi nazionalità. Riuniti fra esplosioni di applausi che hanno riempito d’ammirazione la storica location, per la prima volta dal fondo ghiacciato quasi nella sua totalità, rispetto al mezzo-palco delle scorse edizioni.
Una “first time” ripetuta anche nel cast, che quest’anno ha visto in azione solo medagliati olimpici internazionali: a gran voce si è acclamato l’inossidabile re delle piroette Stéphane Lambiel, argento olimpico a Torino 2006, due ori e due bronzi mondiali, dal 2014 fra i protagonisti di Intimissimi on Ice per far girare la testa con trottole d’eleganza quasi non umana. E poi la campionessa giapponese Shizuka Arakawa in tutta la sua evanescenza, senza dimenticare la coppia di americani Meryl Davis e Charlie White e i canadesi Meagan Duhamel e Eric Radford, che hanno fatto ricordare come il sentimento possa diventare tangibile danzando insieme, seppur ai due lati opposti di una pista. E poi lui: Evgeni Plushenko, due volte campione Olimpico, due volte medaglia d’argento alle Olimpiadi, unico pattinatore al mondo ad aver vinto quattro medaglie Olimpiche, che in un assolo poco distante dal finale ha stregato in sola compagnia del canto di Andrea Bocelli (ancora una volta guest star canora dell’esibizione), portando in volo sul ghiaccio la testimonianza della sua notorietà. Già su Io Donna, Plushenko aveva infatti raccontato: «Non ho mai gareggiato in coppia, so di poter rendere il meglio da solo, responsabile per me stesso. L’Arena di Verona per me è come un Colosseo, ha un’aura speciale e un impatto scenico superbo. L’hanno animata grandissimi nomi della musica, insieme a noti colleghi. Senza dimenticare che in Italia ho molti ricordi splendidi, da campionati europei alle Olimpiadi Torino 2006. Ho passato molto tempo in questo Paese stupendo, e so che in questo show darò il meglio».
Un susseguirsi di scene d’ispirazione mitologica, fra musiche realizzate ad hoc e alcuni fra i più impattanti brani di musica lirica e classica. Sicuramente, qualcosa è cambiato anche grazie a un’altra “prima volta”: la regia di Damiano Michieletto, nome noto nel range dei più intriganti registi teatrali della nuova generazione. Un lavoro enfatizzato dal trionfo luminoso e tecnologico degli effetti speciali firmati ancora una volta dal team di Marco Balich, che con visioni effetto videogioco ed esplosioni di neon hanno fatto la gioia di grandi e piccini.
Fra le celebrities Katie Holmes chiamata da Hollywood come madrina dell’evento. Fotografata al fianco di Chiara Ferragni, per l’occasione – e per la prima volta – costumista degli abiti di scena: silhouette fashion, a tratti romantiche, a volte sexy (e con qualche inconfondibile ricamo di tatuaggi sparso sui corpi di pattinatori e ballerine). E poi la bellissima Bebe Vio, Cristina Chiabotto e Melissa Satta, le attrici Giulia Bevilacqua, Matilde Lutz, Katy Saunders e Sarah Felberbaum, fino alla top-model Irina Shayk, statuaria testimonial Intimissimi.