“L’Altra Economia” soluzione per il futuro dell’Italia.
a cura di Massimiliano Spinella
Si è svolta lo scorso 20 giugno presso la Biblioteca della Camera dei Deputati la presentazione del libro “L’Altra Economia. La soluzione per il benessere sociale”. Scritto dall’imprenditore Leonardo Leone e dall’economista Antonino Galloni, il libro offre una soluzione diversa di come si possa uscire dal pantano delle attuali difficoltà nel mondo del lavoro e in campo economico. Relatrice ospite dell’evento Simona Petrozzi, Vicepresidente Nazionale e Presidente a Roma di Confcommercio Terziario Donna, nonché imprenditrice e CEO di Siro Consulting, azienda esperta di web reputation.
All’evento sono intervenuti Leonardo Leone, il Prof. Antonio Galloni e la Dott.ssa Simona Petrozzi.
Leonardo Leone, presentando l’attuale sistema economico, ha evidenziato come il libro presenti non solo le attuali problematiche ma anche soluzioni per gli addetti ai lavori. “C’è necessità di trovare soluzioni comuni, non esistono compartimenti stagni. Nell’economia del futuro non deve esistere più la modalità mors tua vita mea propria della globalizzazione. Questo libro parla soprattutto di soluzioni, con una comunicazione fruibile per tutti”
Il Prof.Galloni ha sottolineato come “fino agli ’70 i governi bilanciavano il libero mercato con l’intervento pubblico, poi per la mancanza di risorse il welfare state è stato accantonato lasciando ampio margine all’azione del mercato, che in realtà è uno squilibratore del mercato stesso. Fino agli anni ’80 l’arricchimento della popolazione era dovuto al fatto che si spendeva con la spesa pubblica più di quanto si togliesse all’economia con le tasse. Poi dopo il divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia il rapporto è stato invertito e gli interessi sono diventati poi la voce che esplode contemporaneamente alla riduzione della spesa per investimenti. Il modello economico è completamente cambiato, la certezza del posto di lavoro è andata riducendosi”
Secondo Leone il problema principale delle aziende al giorno d’oggi è trovare dei clienti, anche a causa del model business che la globalizzazione ha imposto: “Oggi utilizziamo tutti piattaforme online per fare acquisti, andare a ristorante o prenotare un viaggio. Ma le piattaforme online assorbono buona parte del guadagno imprenditoriale, quindi le aziende a loro volta per restare competitive sul mercato riducono i loro margini e spesso restano in una situazione di sopravvivenza. Inoltre a gestire le piattaforme online spesso sono aziende residenti all’estero, quindi i loro profitti non restano in Italia, così come le loro tasse vengono pagate altrove”.
La Vicepresidente Nazionale di Confcommercio Terziario Donna Simona Petrozzi ha evidenziato che “nel nostro ruolo associativo dobbiamo insegnare agli imprenditori a fare impresa in modo etico e giusto, formando una classe dirigente virtuosa. Mi preoccupa molto la contrapposizione attuale tra imprenditori e collaboratori. E’ importante che le aziende investano nel capitale umano, in sostenibilità e welfare, altrimenti la strada sarà in salita. Le donne sono grandi produttrici di Pil, con la pandemia credo abbiano pagato un prezzo altissimo ma le qualità sono indiscusse, sono naturali portatrici di legalità ed etica in ambito aziendale“.
Secondo il prof. Galloni “anni fa i giovani iniziavano col lavorare in nero, poi l’azienda li assumeva permettendogli una maggiore stabilità economica, la possibilità di accedere ad un mutuo e costruirsi un futuro migliore. Attualmente invece i giovani sono eternamente precari, dopo qualche anno vengono sostituiti e devono rientrare nel mondo del mercato sempre in una situazione precaria che non permette di costruire un futuro”
Sul ruolo della donna e dei giovani ha le idee chiare la Dott.ssa Petrozzi: “Quando facevo parte della Fondazione Belisario abbiamo dovuto fare una battaglia per le quote rosa, all’epoca è stato necessario, ma ora penso che il problema sia superato, anche se ancora ci sono resistenze nei consigli di amministrazione. Quello che deve contare sono le competenze curriculari. Sono stata per anni anche presidente dei Giovani di Confcommercio, Sappiamo bene quanto sia difficile oggi fare impresa, ma il problema credo sia un’imprenditoria consapevole. Spesso si apre una nuova attività perchè non si trova un lavoro. L’associazionismo è fondamentale in questo caso per la formazione”
L’evento si è concluso con un auspicio fiducioso sul futuro del nostro Paese di Leonardo Leone: “Oggi c’è stato in Italia un balzo tecnologico. Tutti usiamo zoom, whatsapp e altre applicazioni. Credo sia il momento giusto per fare un ulteriore passo e portare avanti un’altra economia coinvolgendo quel 10% almeno di italiani che siano ormai pratici del web“
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