SUPER GREEN PASS PER ACCEDERE IN BANCA: LA PROPOSTA CHOC DEI SINDACATI
da Byoblu.com
Con l’introduzione dell’ultimo decreto legge, vi avevamo dato conto della controversa introduzione dell’obbligo di green pass per poter accedere all’interno delle filiali bancarie.
D’ora in avanti per poter accedere ad uno sportello di credito occorrerà dimostrare di essere vaccinati da meno di sei mesi, guariti da meno di sei mesi oppure in possesso di tampone negativo. Una misura che si avvicina di più ad un controllo socioeconomico della persona piuttosto che alla tutela sanitaria della collettività.
Le proposte dei sindacati bancari
Questo limite oltrepassato in maniera così prepotente dalle istituzioni italiane non sembra però essere l’ultima frontiera. L’ultima surreale proposta non arriva però dei meandri di qualche oscura cabina di regia, bensì dalle principali sigle sindacali legate al mondo bancario. In una riunione in videoconferenza si sono infatti riuniti i segretari generali di Fabi, Lando Maria Sileoni, First Cisl, Riccardo Colombani, Fisac Cgil, Nino Baseotto, Uilca, Fulvio Furlan, Unisin e Emilio Contrasto.
E che cosa avrà deciso il gotha del sindacato bancario per tutelare i lavoratori che rappresenta? Si chiedono misure ancora più stringenti di quelle attuali sia per il personale, ma soprattutto nei confronti dei clienti delle banche. E così si invoca il ripristino di tutte le principali misure di sicurezza, tra cui l’utilizzo delle mascherine FFP2, il gel disinfettante e il distanziamento.
Una richiesta che fa sorgere un grande punto di domanda: ma tutto questo non sarebbe dovuto rimanere ancora in vigore? Forse negli uffici bancari si è dato troppo credito alle affermazioni del Presidente del Consiglio che classificava gli ambienti accessibili solo con green pass come assolutamente sicuri.
Super green pass ai clienti delle banche: davvero?
C’è però dell’altro nella proposta dei sindacati, che verrà messa sul tavolo di discussione con ABI, l’associazione bancaria italiana, il prossimo giovedì. I sindacati chiedono infatti l’introduzione del super green pass per i clienti degli istituti di credito.
In questo modo per accedere ai servizi in presenza in filiale bisognerà essere obbligatoriamente o vaccinati da meno di sei mesi oppure guariti da meno di sei mesi. Tutto il resto della popolazione perderebbe così il diritto di accedere alla propria banca. Si tratta di più di 6 milioni e mezzo di persone, il 10% della popolazione italiana.
Alla luce di questi dati forse occorrerebbe maggiore prudenza da parte dei sindacati prima di lanciarsi in simili proposte. Avevamo infatti poi sottolineato come nel testo dell’ultimo decreto legge l’obbligo di green pass viene esteso in maniera del tutto vaga a “servizi bancari e finanziari” senza specificare se debbano essere compresi anche i bancomat automatici. Una zona d’ombra legislativa che potrebbe essere il preludio di un’applicazione della norma in senso restrittivo.
E in quel caso il 10% degli italiani dovrebbe accettare di non poter nemmeno più accedere al prelievo automatico? E per chiudere il cerchio di queste proposte da romanzo distopico, i sindacati bancari propongono che il controllo dell’eventuale super green pass avvenga all’esterno e sia effettuato ad addetti non dipendenti dalle banche perché, riferiscono, tale mansione non sarebbe di loro competenza.
E così i dati sensibili dei clienti delle banche dovranno essere alla mercé di non meglio identificate ditte appaltatrici del servizio. Sembra quindi che i servizi bancari vogliano riservare i loro servizi in futuro solo a chi aderirà ad ogni ulteriore richiamo decretato dal Governo Draghi.