A processo l’ex comandante Aglieco
Andrà a processo l’ex comandante dei carabinieri, colonnello Pasquale Aglieco, indagato dalla procura di Genova per false dichiarazioni ai pm nell’inchiesta sulla morte di David Rossi, il capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, avvenuta il 6 marzo 2013. La prima udienza è fissata per il prossimo primo aprile. Aglieco, adesso in pensione, è da tempo residente ad Hammamet (Tunisia). Lo ha deciso il tribunale di Genova. Era il 9 dicembre 2021 quando il colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco, già comandante provinciale a Siena, fu ascoltato dalla prima commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi, l’ex capo comunicazione di banca Mps deceduto dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio.In quella audizione, durata cinque ore, il colonnello Aglieco riferì di essersi trovato per caso sul luogo della morte di Rossi, di essere uscito a comprare le sigarette e di aver seguito una volante che passava a sirene spiegate, quindi di aver assistito ad un sopralluogo nella stanza prima dell’arrivo della polizia scientifica. Disse pure che il pm inquirente Antonino Nastasi toccò il computer personale di Rossi, rovesciò sulla scrivania il contenuto del cestino dove c’erano pure fazzolettini intrisi di sangue, chiuse la finestra e rispose al cellulare del manager di Mps. Le dichiarazioni di Aglieco avevano portato la magistratura genovese a indagare per falso aggravato Nicola Marini, Antonino Nastasi e Aldo Natalini, i tre pm senesi presenti a Rocca Salimbeni la notte della morte di Rossi. Inchiesta poi archiviata. Nel dicembre del 2022, un anno dopo quella deposizione di fronte alla commissione parlamentare d’inchiesta che suscitò tanto clamore, la stessa magistratura genovese iscrisse Aglieco nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di false dichiarazioni al pubblico ministero. Aglieco, che nel maggio del 2023 è stato condannato a 8 mesi da un tribunale della Tunisia, senza condizionale, per un presunto falso in un atto, dovrà presentarsi l’1 aprile di fronte al tribunale di Genova.