“Tutti sembravano reali”: l’ufficio di Hong Kong di una multinazionale perde 200 milioni di dollari di Hong Kong dopo che i truffatori hanno organizzato un incontro con un video deepfake
Dipendente ingannato dopo aver visto versioni ricreate digitalmente del direttore finanziario dell’azienda e di altri in videochiamata
A Hong Kong il dipendente di una importante multinazionale, di cui però non è stato divulgato il nome, ha fatto perdere – in assoluta buonafede – ben 26 milioni di dollari alla propria azienda. Come è stato possibile? Secondo quanto riferito polizia di Hong Kong, i truffatori avrebbero contattato il dipendente fingendosi il direttore finanziario dell’azienda, il Chief financial officer, con sede nel Regno Unito. Nella mail venivano chieste alcune transazioni segrete di denaro, il che ha insospettito l’impiegato, credendo fosse una mail di phishing. Era effettivamente così, ma il dipendente di Hong Kong si è poi tranquillizzato grazie alla videochiamata con i boss londinesi. Qui scatta la parte più incredibile, anche se è tutto dannatamente vero, dell’intera vicenda
I volti dei truffatori erano stati modificati utilizzando la tecnologia deepfake, tutti i partecipanti alla riunione erano falsi: erano, cioè, i truffatori ma, grazie all’iperralismo della Intelligenza artificiale, il dipendente credeva di interloquire davvero con i suoi superiori. Durante l’incontro, la vittima ha ricevuto precise istruzioni per inviare il denaro ai truffatori. Le transazioni sono state in totale 15, dirette a 5 conti correnti diversi, per un totale di 200 milioni di dollari hongkonghesi, all’incirca 26 milioni di dollari statunitensi. La notizia è stata riportata dal South China Morning Post, ma è inutile dire che sta facendo il giro del mondo. Baron Chan, un alto funzionario della polizia di Hong Kong, ha riferito che la videoconferenza ha coinvolto diversi partecipanti, ma tutti tranne la vittima erano “fake”. “I truffatori hanno trovato video e registrazioni audio disponibili al pubblico tramite YouTube e hanno quindi utilizzato la tecnologia deepfake per imitare le loro voci e “riprodurre” le caratteristiche biometriche dei volti, al fine di indurre la vittima a seguire le loro istruzioni”, ha spiegato lo stesso Chan. I truffatori, inoltre, hanno messo fretta al dipendente per eseguire rapidamente l’operazione, prima di terminare bruscamente la chiamata. Sette giorni dopo, l’impiegato ha verificato la richiesta scoprendo la truffa.
La tecnologia deepfake è una tecnica avanzata di manipolazione video che permette di creare nuove registrazioni digitalmente alterate che sembrano autentiche ma sono in realtà modificate.
Durante la conferenza stampa, la polizia di Hong Kong ha dichiarato però che nell’ultimo periodo sono aumentati gli arresti legati all’utilizzo di deepfake. Chan ha spiegato che otto carte d’identità rubate a Hong Kong (segnalate come smarrite dai loro proprietari), sono state utilizzate per effettuare 90 richieste di prestito e 54 registrazioni di conti bancari tra luglio e settembre del 2023. Non solo: secondo la polizia, sempre più spesso i deepfake sono stati utilizzati per ingannare i programmi di riconoscimento facciale.