Il Napoli vola in finale
Nella prima semifinale la squadra di Mazzarri cala il tris contro la Viola che può recriminare per un rigore sbagliato da Ikoné. E ora se la vedrà con la vincente di Inter-Lazio.
E’ il Napoli la prima finalista della Supercoppa italiana a Riad. Il 3-0 alla Fiorentina è netto: reti di Simeone nel primo tempo, poi doppietta nel finale di Zerbin per la gioia di Mazzarri. Solo cattive notizie per Italiano: per la viola giusto il rimpianto del rigore sbagliato nel primo tempo da Ikoné, ma la squadra non è mai stata pericolosa nella ripresa alla ricerca del pareggio.
Mazzarri opta per la difesa a tre, Italiano va con la linea a quattro. La partenza non è proprio a ritmi altissimi, anche se lo sviluppo è gradevole. Ed è il Napoli a trovare per primo la porta avversaria: al 9’ è Politano ad accentrarsi dalla destra, classica azione che si chiude con il sinistro ben deviato in angolo da Terracciano. Un minuto più tardi è Ikone a rendersi pericoloso: incursione in area, ma conclusione deviata in angolo, sugli sviluppi del quale Biraghi colpisce bene al volo ma allargando troppo il sinistro. La Fiorentina ha il possesso palla, ma lascia spazi in ripartenza che il Napoli riesce a sfruttare. In una di queste occasioni – è il 22’ – arriva il gol del vantaggio: Kvaratskhelia difende bene il pallone in fascia e lo appoggia a Juan Jesus, gran giocata del brasiliano in verticale per Simeone, Martinez Quarta e Biraghi concedono una prateria nella quale si infila l’argentino, bravo a chiudere con il sinistro sul palo lontano. La reazione della Fiorentina arriva al 28’: cross di Bonaventura e colpo di testa di Martinez Quarta che finisce sul palo, poi l’azione prosegue ma il successivo gol di Beltran viene annullato per fuorigioco di Boneventura. Ma la chance più grande per la squadra di Italiano capita al 44’: Ikone è bravo a entrare in area saltando Mario Rui, poi sul ritorno del portoghese si procura un calcio di rigore. Va lui stesso dal dischetto, ma l’esecuzione è da mani nei capelli, conclusione centrale lenta e soprattutto alta.
SECONDO TEMPO— Si riparte senza cambi. Il copione è lo stesso, con la Fiorentina nella metà campo del Napoli. E anche la prima chance è viola, una girata di Beltran al 5’ però troppo lenta e facile per Gollini. La squadra di Mazzarri è in attesa, al 7’ Cajuste ha una buona chance in area dopo un appoggio di Mario Rui, ma il destro è alto. Italiano prova a dare una scossa con i cambi: al 12’ dentro Nzola e Sottil, fuori i due esterni Brekalo e Ikone, i peggiori in campo fin lì. Non cambia il modulo, non cambia neppure al 22’ con l’inserimento di Parisi al posto dell’ammonito Biraghi. Sostituzioni anche per Mazzarri: minuto 27, entrano Ostigard, Zielinski e Lindstrom, fuori Mario Rui, Kvaratskhelia e Politano. La Fiorentina prende sempre più campo ma non è precisa nelle rifiniture, mentre Mazzarri è costretto a cambiare Cajuste infortunato inserendo Gaetano. I minuti scivolano via, i ritmi per la verità restano bassi e la Fiorentina non riesce a impensierire la difesa del Napoli. Dentro anche Zerbin per Mazzocchi a 9’ dalla fine. Ed è un cambio decisivo, perché proprio il nuovo entrato al 39’ trova il raddoppio: angolo di Zielinski, sponda di Di Lorenzo e Zerbin devia in porta. Attimi di paura, perché l’esterno offensivo sbatte sul palo in uno scontro con Parisi. Si rialza, nessun problema. Anzi, nell’azione successiva prende palla a centrocampo, va dritto per dritto e con il destro trova l’angolo più lontano per il 3-0, con relativa esplosione di gioia di tutta la panchina del Napoli. Non c’è più tempo. Ora Mazzarri aspetta il risultato di Inter-Lazio per capire a chi contendere la Supercoppa lunedì.