Hamas attacca Israele: oltre 100 morti e 50 ostaggi. Netanyahu: ‘Siamo in guerra’.
Secondo i media locali le vittime sarebbero 100. Raid di risposta su Gaza, 198 morti e 1600 feriti a Gaza secondo fonti palestinesi. Il premier israeliano sente Biden
Sarebbero oltre 100 gli israeliani uccisi nell’attacco di Hamas dalla Striscia.Lo riferiscono i media locali che citano fonti mediche. Secondo le stessi fonti, i feriti sono arrivati a circa 900 mentre l’ultimo bilancio riferiva di oltre 40 i morti e 740 feriti Sarebbero invece 50 gli israeliani tenuti in ostaggio dai miliziani di Hamas. Lo ha riferito l’emittente israeliana N12 mentre la notizia – che non trova al momento conferme ufficiali – è rilanciata anche da altri media. Combattimenti tra miliziani armati di Hamas ed esercito israeliano sono in corso nei kibbutz di Beeri e Reim, a ridosso della Striscia. A Reim un veicolo della polizia è stato colpito da un anti tank e ci sarebbero vittime. Secondo Haaretz, israeliani sono tenuti in ostaggio nei kibbutz di Beeri e Ofakim e ci sarebbero in corso negoziati per il loro rilascio. Un portavoce delle forze di difesa israeliane ha confermato che civili e soldati israeliani sono tenuti in ostaggio a Gaza Lo riporta il GuardianIl presidente Joe Biden ha telefonato a Benyamin Netanyahu per assicurare che gli Stati Uniti sono al fianco di Israele e sostengono il suo diritto alla difesa. Lo si legge in una nota dell’ufficio del premier israeliano. Netanyahu, la nota, ha ringraziato Biden e ha previsto che, dopo una campagna militare potente e prolungata, Israele avrà il sopravvento. Il vice capo di Hamas, Saleh al-Arouri, ha detto ad Al Jazeera che il gruppo è pronto per “lo scenario peggiore”: “Tutti gli scenari sono ora possibili e siamo pronti per un’invasione di terra israeliana”, ha affermato, sostenendo che secondo lui, Israele aveva pianificato di lanciare un attacco alla Striscia di Gaza e alla Cisgiordania.
Da questa mattina l’esercito israeliano ha richiamato in servizio decine di migliaia di riservisti, dando inizio della ‘Operazione Spade di ferro’ per rispondere all’attacco senza precedenti lanciato da Hamas: l’esercito israeliano ha confermato il lancio di almeno 2200 razzi da Gaza, parlando di combattimenti in sette località. “Cittadini di Israele, siamo in guerra”, ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, riferendo dell’ordine dato all’esercito di richiamare i riservisti e di “rispondere alla guerra con irruenza e un’ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora”. “Il nemico pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare. Vinceremo”,ha sottolineato, mentre è salito a oltre 40 i morti e 740 feriti il bilancio degli attacchi palestinesi contro il Paese. Mentre da Gaza fonti palestinesi hanno riferito di 161 morti e oltre 900 feriti.
La risposta di Israele si è concretizzata con attacchi lanciati con decine di aerei su Gaza che hanno “colpito 17 compound militari e 4 centri di comando operativi appartenenti all’organizzazione terroristica Hamas” nella Striscia. Almeno 198 persone sono state uccise a Gaza: lo ha dichiarato il ministero della Sanità dell’enclave palestinese, dopo che i militanti di Hamas hanno lanciato una raffica di razzi contro Israele, che ha risposto con attacchi aerei. Il ministero ha dichiarato che fino alle 16:20 (le 14 italiane) ci sono stati “198 martiri e 1.610 feriti con lesioni diverse” nel conflitto. Il governo italiano ha dichiarato di seguire da vicino l’attacco in Israele, condannando “con la massima fermezza il terrore e la violenza contro civili innocenti in corso” e dando “sostegno al diritto di Israele a difendersi”. Intanto il premier Meloni ha convocato un vertice Meloni con i ministri e i servizi per fare un punto su quanto accaduto nelle ultime ore, sia a livello diplomatico che di intelligence. Dopo l’attacco di Hamas in Israele innalzata anche in Italia la vigilanza su obiettivi sensibili israeliani in Italia. A Roma, in particolare, rafforzati i presidi di sicurezza nella zona del Ghetto ebraico, con la Sinagoga in primo piano e poi l’ambasciata e le altre residenze. diplomatiche.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ribadisce in un messaggio al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog “la più ferma e convinta condanna” del “proditorio attacco, che attenta alla sicurezza di Israele e allontana la prospettiva di una pace duratura – da tutti auspicata e avvertita come necessaria – tra israeliani e palestinesi”. “Hamas cessi subito questa barbara violenza”, ha chiesto il ministro degli Esteri Antonio Tajani prima di riferire che “tutti gli italiani in Israele sono stati contattati. Sono circa 18 mila – ha aggiunto – quelli che vivono in Israele, qualcuno ha anche il doppio passaporto. E sono 250 quelli che sono temporaneamente in Israele e ci sono una ventina di italiani nella striscia di Gaza”. L’ambasciatore d’Italia in Israele Sergio Barbanti ha sottolineato da Cernobbio che tutti gli italiani in Israele stanno bene, mentre la Farnesina, con il Consolato Generale e l’Unità di crisi, è in contatto con tutti gli italiani presenti a Gaza e le varie organizzazioni di riferimento.
Oltre all’Italia, anche Stati Uniti, Unione europea, Nato e altri Paesi occidentali si sono schierati a favore del diritto di Israele a difendersi, esprimendo condanna per gli attacchi di Hamas, mentre l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha definito “terribili” le notizie di civili presi in ostaggio nelle loro case o a Gaza, chiedendone la liberazione immediata. Mosca – attraverso le parole di Mikhail Bogdanov, vice ministro degli Esteri russo – si è detta “sorpresa” degli attacchi e ha chiesto un cessate il fuoco.L’Iran si è invece detto “fiero” dei combattenti di Hamas: “Saremo al fianco dei combattenti palestinesi fino alla liberazione della Palestina e di Gerusalemme”, ha dichiarato il consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, Rahim Safavi. E gli Hezbollah libanesi filo-iraniani hanno riferito che seguono “da vicino e con grande interesse gli sviluppi sul terreno palestinese”.La situazione sul terreno”Siamo in stato di guerra. Abbiamo 21 episodi in corso nel sud del Paese”: lo ha affermato il capo della polizia israeliana, Yaakov Shabtai. Unità scelte della polizia, ha aggiunto, sono state mobilitate ed inviate nella zona degli scontri. La polizia ha inoltre eretto posti di blocco sulle arterie fra il sud ed il centro di Israele. Misure di sicurezza sono state approntate anche lungo la linea di demarcazione con la Cisgiordania e nelle città di Israele a popolazione mista di ebrei ed arabi.
La situazione sul terreno”Siamo in stato di guerra. Abbiamo 21 episodi in corso nel sud del Paese”: lo ha affermato il capo della polizia israeliana, Yaakov Shabtai. Unità scelte della polizia, ha aggiunto, sono state mobilitate ed inviate nella zona degli scontri. La polizia ha inoltre eretto posti di blocco sulle arterie fra il sud ed il centro di Israele. Misure di sicurezza sono state approntate anche lungo la linea di demarcazione con la Cisgiordania e nelle città di Israele a popolazione mista di ebrei ed arabi.Hamas “ha commesso un grave errore questa mattina e ha lanciato una guerra contro lo Stato di Israele”. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant aggiungendo che l’esercito “sta combattendo contro il nemico in ogni luogo. Invito tutti i cittadini israeliani a seguire le istruzioni di sicurezza. Lo Stato di Israele – ha concluso – vincerà questa guerra”. Secondo notizie dei media – ma non confermate ufficialmente – miliziani di Hamas infiltrati nel sud di Israele avrebbero preso in ostaggio dei civili israeliani. In particolare – secondo Haaretz – nella cittadina di Ofakim a ridosso della Striscia di gaza.Secondo il quotidiano, a Sderot i miliziani di Hamas sarebbero entrati nella locale stazione di polizia. Sono segnalati anche diversi scontri a fuoco. Eguali notizie riferite anche dalla tv – sebbene non confermate ufficialmente – riferiscono di soldati israeliani presi in ostaggio da Hamas. Mohammed Deif, capo dell’ala militare di Hammas, ha precisato che l’operazione ‘Alluvione al-Aqsa’ rappresenta una reazione “alla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme” e al costante rifiuto da parte di Israele di “liberare i nostri prigionieri”. Ha affermato che i miliziani hanno avuto ordine di “non uccidere donne e bambini”. Ha anche fatto appello a tutti i palestinesi di unirsi alla lotta armata. “Il nemico – ha detto – è più debole di quanto non si pensi”. Questo testo è stato diffuso sul web da Hamas che, come in passato, ha mostrato solo un profilo oscurato del volto di Deif.
L’esercito israeliano ha dichiarato “lo stato di allerta di guerra”. Lo ha scritto il portavoce militare, ricordando che “l’organizzazione terroristica di Hamas ha cominciato un massiccio di tiro di razzi verso il territorio israeliano e in diversi luoghi”. Israele ha deciso il richiamo dei riservisti.Il Pentagono lavorerà per assicurare che Israele abbia “quello di cui ha bisogno per difendersi”. Lo afferma il ministro della Difesa americano Lloyd Austin, secondo quanto riportato dai media americani. “Seguo da vicino gli sviluppi in Israele. Il nostro impegno nei confronti del diritto di Israele a difendersi resta incrollabile. Nei prossimi giorni il Dipartimento della Difesa lavorerà per assicurare che Israele abbia quello di cui ha bisogno per difendersi e proteggere i civili dalla violenza indiscriminata e dal terrorismo”, afferma Austin.