Confcommercio e Anci rinnovano protocollo per favorire rigenerazione urbana
Confcommercio e Anci rinnovano protocollo per favorire rigenerazione urbana
L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), e Confcommercio-Imprese per l’Italia hanno confermato il rinnovo della collaborazione per i prossimi anni per supportare processi di riqualificazione urbana. L’accordo firmato dal presidente di ANCI Antonio Decaro e di Confcommercio Carlo Sangalli ha l’obiettivo di promuovere il rilancio socioeconomico delle città, facilitare la cooperazione tra gli attori locali, migliorare il benessere dei cittadini e rafforzare il tessuto imprenditoriale.
Anci e Confcommercio promuoveranno partnership e intese locali per sperimentare soluzioni innovative condivise e processi partecipati di rigenerazione urbana. Verranno organizzati incontri di approfondimento sui temi della città e delle economie urbane, in un’ottica di formazione e informazione. Inoltre, i due enti lavoreranno insieme per l’analisi e il supporto di proposte normative in materia di riqualificazione delle città. Le iniziative sono finalizzate sia allo sviluppo urbano sostenibile in ambito sociale e ambientale (centri storici e aree periferiche) sia al miglioramento della competitività delle città italiane nel panorama internazionale (sviluppo economico).
“La decisione di rinnovare e rafforzare l’intesa nasce dalla constatazione che le economie di prossimità rappresentano un potente strumento di contrasto al degrado urbano, di rafforzamento della percezione di sicurezza dei cittadini, di qualificazione e animazione dello spazio pubblico, di irrobustimento del senso di comunità nei quartieri”, ha affermato Sangalli, “In un quadro di profondo mutamento degli assetti economici e sociali delle città italiane, occorre valorizzare il ruolo attivo delle imprese del terziario di mercato nei percorsi innovativi di pianificazione e governance urbana e sostenere la sinergia tra enti nella definizione delle politiche urbane e nell’utilizzo delle opportunità fornite dal PNRR e dal quadro regolativo e finanziario europeo”.