CRISI UCRAINACRONACA E ATTUALITÀESTERO

Sventolati simboli russi durante le proteste antigovernative a Praga

EURACTIV Italia

[Shutterstock/Matyas Rehak]

       

Durante le proteste di sabato, contro la guerra e la povertà, cui hanno partecipato migliaia di manifestanti riuniti a Praga, tra i vari vessilli, striscioni e bandiere sono stati avvistati anche simboli di guerra russi. Alcuni manifestanti hanno anche tentato di strappare la bandiera ucraina che nell’ultimo anno è stata issata all’esterno dal Museo Nazionale.

Oltre ai simboli di guerra russi, alcuni manifestanti hanno mostrato anche striscioni con la scritta “STOP alla guerra, STOP alla NATO”.

“Mi aspetto che gli organizzatori prendano le distanze da questi atti di violenza. Si ha l’impressione che l’intera cosiddetta manifestazione contro la povertà sia stata solo una copertura per una provocazione filorussa, e non possiamo certo tollerare manifestazioni di questo tipo”, ha dichiarato domenica il ministro degli Interni Rakušan alla Televisione ceca.

Secondo le dichiarazioni di una portavoce della polizia ceca, sono state arrestate 18 persone coinvolte nel tentativo di strappare la bandiera ucraina al museo; inoltre, sono rimasti feriti due agenti di polizia incaricati di sorvegliare l’ingresso del museo.

La polizia ha anche arrestato un uomo che mostrava il simbolo del gruppo Wagner russo e il simbolo Z sullo zaino e sulla giacca, con l’accusa di negazione pubblica, messa in discussione e approvazione del genocidio.

Gli organizzatori della protesta hanno anche annunciato l’intenzione di vietare l’accesso agli edifici governativi il 16 aprile. Rakušan ha detto che lo Stato dovrà farsi trovare pronto per questo scenario.

(Aneta Zachová | EURACTIV.cz)